OBIETTIVO
apprendere il significato dei termini «infezione latente» e «portatore»
Per infezione latente (o, impropriamente, malattia latente) si intende una situazione in cui un agente patogeno è presente allo stato quiescente in un ospite. L'infezione o la malattia rimangono inapparenti per un periodo di tempo molto superiore rispetto al periodo di incubazione "normale" per quella malattia.
Durante il periodo di infezione latente, la presenza dell'agente nell'ospite non può essere dimostrata con mezzi convenzionali. L'infezione latente ha durata indefinita, ma può essere riattivata (e quindi passare allo stato di malattia) per effetto di fattori diversi o eventi stressanti.
ESEMPIO. Talvolta i suini adulti, dopo infezione da parte del virus della pseudorabbia (Suid Herpesvirus 1, SHV1), detta anche Malattia di Aujeszky, rimangono clinicamente sani e non presentano mai segni clinici, oppure li presentano a distanza di mesi; tuttavia, normalmente, la malattia si manifesta dopo un periodo di incubazione di pochi giorni.
L'animale con infezione latente è detto portatore.
In senso lato, si possono riconoscere diversi tipi di portatore, in rapporto all'evento «malattia»:
NELLA PROSSIMA UNITÀ:
si descrivono le modalità di trasmissione orizzontale e verticale e se ne evidenziano, anche con l'aiuto di qualche esempio, le rispettive caratteristiche.