Unità precedente Sommario Unità successiva Quaderno di Epidemiologia * prof. Ezio Bottarelli

*6. L'approccio epidemiologico alle cause di malattia

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Prove di colpevolezza: criminalità e causalità

OBIETTIVO:

- verificare come le cause di malattia trovino corrispondenza in un ambito ben diverso da quello della medicina!


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Epidemiologia veterinaria: cause di malattia, crimine e legge

Nella Tabella soprastante sono elencati, nella parte destra, alcuni principi generali di causalità di malattia che ricalcano largamente i Postulati di Evans postulati di Evans; questi principi sono stati posti a raffronto, dallo stesso Evans, con i principi generali che muovono un ben diverso settore delle attività umane: il crimine.

In particolare, uno dei punti più significativi è il n. 3 che, invocando il ruolo dei «cofattori» (cioè fattori accessori di malattia o Cap. 3, Unità 4 - Il concetto di determinante di malattia determinanti), porta un taglio netto alla vecchia Cap. 6, Unità 1 - Postulati di henle-Koch impostazione di Koch.

Il punto 5 precisa che il ruolo della presenta causa deve essere «biologicamente credibile»; cioè, il fattore in gioco deve disporsi agevolmente nel mosaico delle conoscenze consolidate riguardo alla malattia.

Il punto 6 sembra un piccolo passo indietro rispetto alla concezione della causalità multipla; in effetti, non sono rari gli esempi della possibilità che una stessa malattia venga indotta da cause diverse; tuttavia, la precisazione «nelle date circostanze» chiarisce il concetto: si deve intendere, infatti, che a parità di altri elementi (cioè nella stesso punto della «rete delle cause») solo il fattore in gioco può indurre la malattia in questione.

Infine, il punto 7 afferma che la causalità deve essere provata «al di là di ogni ragionevole dubbio». Questa affermazione porta in sé il concetto di Cap. 8, Unità 1 - Probabilità: definizione ed eventi complessi probabilità; in altre parole, non è necessario ricercare una prova di causalità matematicamente certa, ma occorre tuttavia che la prova sia provata con un alto grado di probabilità; ciò è possibile soltanto ricorrendo alla statistica.

NELLA PROSSIMA UNITÀ:
vengono riportati i 5 «Canoni» descritti nel XIX secolo dal filosofo J.S. Mill. I Canoni, riguardanti la causalità in generale, successivamente sono adattati alla medicina da altri Autori.

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