Unità precedente Sommario Unità successiva Quaderno di Epidemiologia * prof. Ezio Bottarelli

*12. Trasmissione e mantenimento delle infezioni

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Malattie trasmissibili

OBIETTIVO:

- definire il concetto di "malattia trasmissibile" e mostrare come esistano malattie trasmissibili non contagiose


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Per "malattia trasmissibile" si intende una malattia il cui agente causale può essere trasferito da un individuo a un altro.

Le malattie trasmissibili possono essere suddivise in infettive o non infettive. Ciascuna di queste due categorie comprende malattie contagiose o non contagiose:

Epidemiologia veterinaria: malattie trasmissibili (schema)

Alcune malattie trasmissibili infettive non contagiose richiedono l'intervento di un Cap. 12, Unità 6 - Tipi di vettore vettore (questo punto di vista non è condiviso da tutti). Il vettore serve a propagare l'agente da un individuo all'altro.

ESEMPIO. La  * anemia infettiva del cavallo è una malattia che si trasmette agli animali recettivi quasi esclusivamente attraverso l'intervento di insetti ematofagi (tafani, zanzare ecc.) che si comportano esclusivamente come Cap. 12, Unità 6 - Tipi di vettore vettori meccanici. Altre vie di trasmissione, non naturali e molto meno comuni, sono rappresentate da aghi di siringhe o altri strumenti  ? contaminati da sangue proveniente da un animale infetto.

Esistono però anche malattie trasmissibili infettive non contagiose che non necessitano dell'intervento di un vettore, quali quelle sostenute da clostridi (es.  * tetano, botulismo, carbonchio ecc.).

ESEMPIO. Il tetano si contrae attraverso contaminazione di ferite o soluzioni di continuo di cute o mucose da parte di terriccio o altro materiale contenente le spore. Le spore tetaniche sono molto diffuse in natura e si riscontrano con frequenza nel terreno, nei foraggi, nel letame ecc. L'animale ammalato di tetano non è contagiante, nel senso che la trasmissione a un animale sano non si verifica.

Le malattie trasmissibili non infettive e contagiose sono tipicamente quelle sostenute da parassiti.

Infine, è da ricordare che le malattie trasmissibili non infettive e non contagiose comprendono alcune malattie genetiche (tipiche, nell'uomo, il daltonismo e l'emofilia) che si trasmettono per Cap. 12, Unità 4 - Trasmissione delle malattie per via verticale via verticale.


Le malattie trasmissibili e il concetto di " ZOONOSI"
Da tempo immemorabile è noto che esistono malattie che possono trasmettersi dagli animali all'uomo; queste malattie vengono dette "zoonosi". Nel 1959 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha adottato la seguente definizione:
"zoonosi = malattie e infezioni naturalmente trasmesse tra animali vertebrati e l'uomo"
In questo contesto sono state considerate da alcuni soltanto le malattie trasmissibili, mentre altri vi hanno incluso anche le morsicature di serpente e le allergie dell'uomo causate da animali. È stata anche sottolineata l'opportunità di includere infezioni opportunistiche 'non-naturali', come ad esempio quelle che possono verificarsi in pazienti immunodepressi.
L'interesse per le zoonosi ha portato a un ampliamento delle conoscenze e ha spinto ad approfondire anche alcuni aspetti socio-economici. In questa ottica, Mantovani ha recentemente proposto un allargamento della definizione di zoonosi:
"zoonosi = danno alla salute e/o qualità della vita umana causato da relazione con (altri) animali vertebrati, o invertebrati commestibili o tossici"
Se si accetta questa definizione allargata, in aggiunta alle classiche malattie trasmissibili, vengono considerate zoonosi anche: le malattie allergiche da contatto con animali o da ingestione di alimenti di origine animale; le malattie da sostanze chimiche (es. antibiotici) presenti negli alimenti di origine animale; i traumi (calci, morsicature ecc.); le malattie derivanti da morsi di serpente o da punture di artropodi; le malattie da inquinamento animale (sporcizia, rumore, sovraffollamento) e da sostanze chimiche usate per gli animali.

Per notizie più esaurienti: A. Mantovani. Appunti sullo sviluppo del concetto di zoonosi. Atti III Convegno Nazionale di Storia della Medicina Veterinaria. Lastra a Signa (FI), 23-24 settembre 2000, pag. 119-129.

NELLA PROSSIMA UNITÀ:
si presentano le diverse possibili fasi in cui evolve temporalmente una malattia trasmissibile.

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