Da: "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" (1957).
«... le inopinate catastrofi non sono mai la conseguenza o l'effetto che dir si voglia d'un unico motivo, di una causa al singolare: ma sono come un vortice, un punto di depressione ciclonica nella coscienza del mondo, verso cui hanno cospirato tutta una molteplicità di causali convergenti. Diceva anche nodo o groviglio, o garbuglio, o gnommero, che alla romana vuol dire gomitolo.»
Carlo Emilio Gadda (Milano 1893 - Roma 1973) lasciò la professione di ingegnere per dedicarsi alla letteratura. Inconfondibile per personalissimo stile e ardite esperienze di linguaggio eccezionalmente composito (tecnicismi, forestierismi, neologismi e dialetto), scrisse opere oscillanti fra saggio, divagazione e racconto, recanti l'impronta della "scapigliatura" lombarda.