OBIETTIVO
esaminare e commentare le modalità di trasmissione a lunga distanza delle malattie diffusibili
Attraverso i metodi schematizzati nella figura, le malattie infettive o parassitarie possono essere trasmesse a lunga distanza per movimenti di animali, vettori e fomiti.
Fino a tempi non molto lontani, il trasporto di persone, animali o cose avveniva per vie terrestri (carri, carovane) o marine. I viaggi a lunga distanza richiedevano settimane o mesi e ciò rappresentava, di per sé, un buon provvedimento di quarantena. Infatti, durante il viaggio, eventuali malattie in incubazione avevano modo di manifestarsi attraverso la comparsa di sintomi clinici; in tal modo, esse venivano individuate e ciò consentiva di adottare adeguati provvedimenti sanitari.
L'incremento nell'uso del trasporto aereo ha incrementato la probabilità che animali con malattia in incubazione possano giungere a destinazione in breve tempo e prima della comparsa dei sintomi.
Ad esempio, nel recente passato, il commercio e il trasporto di cavalli, in occasione di competizioni sportive o per compravendita e riproduzione, ha contribuito alla diffusione su scala mondiale di alcune malattie diffusibili (metrite contagiosa, anemia infettiva, piroplasmosi, influenza equina).
Lo stesso problema ovviamente si verifica anche nel caso dell'uomo, i cui frequenti viaggi rappresentano un rischio per la diffusione di malattie «esotiche».
Non è da dimenticare l'importanza delle migrazioni di intere popolazioni animali. Tipico esempio è quello di numerose specie di uccelli, che migrano stagionalmente in direzione nord-sud e viceversa.
Un altro sistema di trasmissione di malattie a lunga distanza è quello che prevede l'intervento di aerosol contenenti particelle solide molto piccole (2-1000 nm) dette «nuclei essiccati», assai stabili e capaci di essere veicolate a lunga distanza dalle correnti aeree. La formazione di questi «nuclei» dipende in larga misura dalle condizioni ambientali (temperatura e umidità relativa). La pioggia provoca la sedimentazione dei nuclei.
È da sottolineare che anche i vettori (artropodi ecc.) possono essere veicolati accidentalmente a lunga distanza con gli stessi mezzi di trasporto (aerei compresi) utilizzati per la movimentazione di uomini o cose.
Infine, è da citare la possibilità (remota ma temibile) che agenti di malattia vengano disseminati attraverso somministrazione di prodotti (farmaci o vaccini) accidentalmente contaminati da un agente patogeno.
ESEMPIO. Negli anni '70 comparve negli allevamenti di galline una malattia che provoca calo dell'ovodeposizione (perciò detta Egg Drop Syndrome '76) sostenuta da un Adenovirus. Si ritiene che la malattia sia stata disseminata su scala mondiale dall'impiego di un vaccino nei confronti di un'altra malattia aviare (malattia di Marek) accidentalmente contaminato dall'adenovirus in questione che, a quel tempo - non era ancora noto.
NELLA PROSSIMA UNITÀ:
si descrive la trasmissione degli agenti patogeni per via verticale (ereditaria o congenita).