PER ARIA Un Omo che volava in aroplano diceva fra de sé: — Pare impossibbile fin dove pô arivà l'ingegno umano! — Quanno s'intese di': — Collega mio, quanti mil'anni avete faticato pe' fa' quer che fo io! Ma mó, bisogna che lo riconosca, in fonno ve ce séte avvicinato... — L'Omo guardò er collega... Era una Mosca! — Ma io, però, ciò l'ale ner cervello, — je fece l'Omo — e volo co' l'ingegno. Defatti ho immagginato 'sto congegno per avé le risorse de l'ucello. Deppiù, se c'è la guerra, m'accosto ar celo e furmino la terra: ogni bomba che butto è 'no sfraggello. Indove trovi un mezzo più potente per ammazzà la gente? — Su questo qui potete sta' tranquillo, — je rispose la Mosca — ché pur'io l'ammazzo a modo mio: ma invece de la bomba ciò er bacillo. Quanno vojo fregà quarche persona, succhio la robba guasta e je la sputo su la robba bona: l'omo la magna e... basta. Se sa ch'ognuno addopra l'arme sue cór sistema più pratico, se sa: ma, in fonno, lavoramo tutt'e due a beneficio de l'umanità. Trilussa |
Trilussa (pseudonimo di Carlo Alberto Salustri, 1871-1950) è un famoso interprete della poesia dialettale in romanesco. Notissimi sono i sonetti e sono le favole, utilizzate anche come strumento di avversione al regime fascista. Nonostante la sua popolarità visse in condizioni economiche modeste. Il 1° dicembre 1950 viene nominato senatore a vita "per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo letterario e artistico". Telegrammi e congratulazioni gli giunsero da tutto il mondo, ed egli ebbe a dire agli amici che erano con lui: “Hanno trovato la maniera di seppellirmi prima del tempo”. Morí venti giorni dopo. |