Marco Malvaldi (Pisa, 1974). Da "Il gioco delle tre carte", Sellerio, 2008.
«La conclusione cui erano arrivati, in sostanza, era che i precari della ricerca erano considerati dall'università e dal Ministero più o meno come la flora batterica intestinale: ovvero, dei parassiti. Parassiti buoni, s'intende; necessari per il buon funzionamento dell'organismo (in quanto sono i precari quelli che stanno realmente in laboratorio), ma mantenuti in vita con gli ultimi residui delle risorse ingerite e, in ultima analisi, in una situazione oggettivamente di merda.»
Senza toglier nulla alla graffiante prosa di Malvaldi, per precisione va va sottolineato che la flora batterica intestinale non è in rapporto di parassitismo con l'organismo dell'uomo, bensì di simbiosi (simbiosi=rapporto di convivenza fra due organismi, da cui entrambi traggono un proprio beneficio). L'uomo fornisce materiale indigerito utlle per il sostentamento dei batteri, e in compenso essi (simbionti) svolgono varie funzioni utili all'uomo che li ospita.