Nella pratica veterinaria talvolta è conveniente (o necessario!) considerare un agglomerato di animali come un solo "individuo". È il caso soprattutto degli allevamenti intensivi, nei quali gli animali sono allevati in gruppi a elevata numerosità (es. polli, pesci) e in condizioni logistiche che non consentono di intervenire sul singolo. Di conseguenza, ogni intervento veterinario, come ad esempio un trattamento antibiotico, diventa un intervento "di massa", cioè effettuato sull'intero gruppo senza tener conto della individualità degli animali. Emblematica è la vaccinazione dei polli attraverso somministrazione del vaccino nell'acqua di bevanda. In questa ottica, un gruppo di polli in allevamento intensivo può essere visto come un singolo organismo composito.
Meravigliosi esempi di organismi "compositi" si possono riscontrare in natura anche nel Regno vegetale, come descritto dallo scrittore-neurologo Oliver Sacks ne "L'isola dei senza colore":
Da: Oliver Sacks. L'Isola dei senza colore. Adelphi Edizioni, Milano, 1997, pag. 279. Traduzione di Isabella Blum.
«Quando andai in Australia vidi una foresta di faggi antartici risalente, a quanto pare, all'ultima era glaciale e che, con i suoi ventiquattromila anni, è considerata il più vecchio organismo vivente sulla Terra.
Era definita "organismo", al singolare, perché tutti gli alberi componenti erano interconnessi, spuntati da stoloni e germogli emergenti da un tessuto vegetale continuo, sebbene con molti tronchi e molte radici. Di recente, nel Michigan, è stato trovato un mostruoso tappeto sotterraneo - il micelio di un fungo, Armillaria bulbosa - che si estende per 12 ettari e pesa un centinaio di tonnellate. I filamenti sotterranei di questo micelio sono tutti geneticamente omogenei e perciò esso è stato definito il più grande organismo vivente sulla Terra.
In queste circostanze, il concetto stesso di ciò che debba considerarsi un organismo o un individuo va sfumando, in un modo che solo di rado si osserva nel regno animale (salvo in caso particolari, come quello delle colonie di polipi corallini); questo problema è stato esplorato da Stephen Jay Gould in Dinosaur in a Haystack.»