OBIETTIVO:
esaminare i campi di azione dell'epidemiologia e metterli a raffronto con quelli della clinica e della patologia. Capire perché tutte le discipline sono importanti.
Nello schema sottostante vengono riassunti gli obiettivi di 3 discipline diagnostiche: la clinica, la patologia (anatomia patologica) e l'epidemiologia. Agli specialisti di ciascuna delle 3 discipline considerate, lo schema potrebbe sembrerà criticabile sotto molti aspetti; tuttavia lo ritengo didatticamente molto utile, soprattutto nella fase iniziale del corso di studi. Infatti, lo schema fornisce una buona idea dei diversi approcci diagnostici di tre importanti discipline che affronterai (o forse hai già affrontato), discipline che si intersecano e si integrano l'una con l'altra nella attività professionale del medico veterinario.
La clinica si occupa eminentemente del singolo animale; anche quando è in gioco la salute di un gruppo (es. i bovini di un allevamento da carne), si pone l'importanza sui singoli, per poi estrapolare diagnosi e terapia a tutti gli animali interessati. L'attività del clinico può essere effettuata in campo (nel caso degli animali da reddito); sempre più spesso, tuttavia, il clinico è coinvolto nella visita di animali da compagnia, attività che avviene in ambulatorio e quindi lontano dal luogo dove l'animale (o gli animali) vive. Il fine ultimo dell'attività del clinico è quello di curare e guarire l'animale (o gli animali) ammalati.
La patologia e l'anatomia patologica mirano a una diagnosi generalmente "a posteriori", cioè effettuata sull'animale morto, al fine di conoscere la causa della malattia o della morte. Gli elementi raccolti dalla patologia sono utili soprattutto a comprendere gli eventi patogenetici e l'evoluzione della malattia nel singolo individuo. In sostanza, si mira a meglio comprendere la malattia per meglio diagnosticarla e curarla in futuro.
Per quanto riguarda l'epidemiologia, si deve sottolineare ancora una volta come essa sia scienza che si occupa di popolazioni. Il lavoro della raccolta dei dati deve avvenire in campo, cioè dove vive la popolazione stessa. Ovviamente, i dati (riguardanti sia gli ammalati che i sani) verranno poi elaborati e interpretati "a tavolino", probabilmente con l'utilizzo di un computer. Il fine ultimo è quello di ...
NELLA PROSSIMA UNITÀ:
si gettano le basi preliminari necessarie per comprendere l'approccio epidemiologico allo studio delle cause di malattia. Si illustrano anche le diverse impostazioni degli studi epidemiologici che si possono intraprendere per identificare le cause delle malattia.