Da: "Marco Malvaldi - Dino Leporini. Capra e calcoli. L'eterna lotta tra gli algoritmi e il caos. Laterza, 2014".
«Supponiamo che, osservando una serie di dati statistici, notiate che l’andamento del numero di incendi boschivi in una data settimana sia direttamente proporzionale al numero di gelati venduti in quella stessa settimana. In termini statistici, avete individuato una correlazione.
Se foste un computer, ovvero un ente che ragiona come se i dati in suo possesso fossero gli unici dati che contano, potreste concludere con ragionevole sicurezza che uno dei due eventi sia causa dell’altro. Magari nei gelati ci potrebbero essere dei particolari conservanti che stimolano gli istinti di piromania; oppure, più plausibilmente, dopo aver appiccato il fuoco a una pineta il vandalo si sente comprensibilmente accaldato, e quindi va in cerca di un bel ghiacciolo. In realtà, come tutti sappiamo, nessuno dei due eventi causa l’altro: entrambi sono favoriti dallo stesso fattore meteorologico noto come “estate”. Né sono, ovviamente, concatenati causalmente: quindi, credere di poter arrestare il fenomeno degli incendi boschivi proibendo la vendita di barattolini Sammontana non sarebbe una buona idea.
Il fatto che questi eventi non siano concatenati causalmente non annulla, però, il fatto che la correlazione esista, e possa essere utilizzata come spia di un possibile pericolo. Ovvero, un improvviso aumento della vendita di gelati nei bar intorno al bosco di Pratovecchio potrebbe suggerire ai guardiani (che non dispongono di una stazione meteorologica dedicata e passano tutta la giornata all’aria condizionata del loro gabbiotto) che si è verificato un picco di temperatura nei dintorni della zona, e che quindi il rischio di un incendio (doloso o accidentale) nell’area di loro competenza è improvvisamente ed effettivamente aumentato.
La mancanza di causalità implica che agendo su di un fenomeno non si ha alcuna influenza sull’altro; ma questo non significa che possiamo bellamente ignorare l’esistenza della correlazione. L’entità del fenomeno innocuo “vendita di gelati” ci deve mettere in allarme per prevenire il fenomeno dannoso “incendio boschivo”, in quanto è in assoluto il più pericoloso dei due (a meno che non facciate i dietologi): ignorare questa correlazione, in assenza di altri dati, sarebbe una colossale stupidaggine.