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OBIETTIVO:
descrivere modalità e caratteristiche del campionamento di convenienza (non probabilistico)
Il campionamento di convenienza viene effettuato con un metodo non probabilistico che non offre a tutte le unità della popolazione la stessa possibilità di entrere a far parte del campione. In pratica, alcuni gruppi o individui hanno maggiore probabilità di essere scelti rispetto agli altri. Il campionamento non probabilistico è da considerare un cattivo metodo di campionamento.
Esso prevede la selezione del campione in base a criteri di comodo o di praticità, per esempio perché gli animali sono più facilmente accessibili, o per ragioni di costo, o perché in una certa zona sono disponibili volontari ecc.
Campionamento di CONVENIENZA: basato su criteri di comodità fornisce un campione distorto
Anche una scelta soggettivamente ritenuta "casuale" dall'operatore (con le classiche parole «... scelgo io a caso!») non assicura l'ottenimento di un buon campione, perché l'intervento umano è sempre portatore di distorsioni derivanti da pregiudizi o scelte più o meno inconsapevoli.
Con un campionamento di convenienza si reclutano preferenzialmente unità "particolari" rispetto alla popolazione, ad esempio animali provvisti di un carattere capace di influenzare il carattere che vogliamo studiare. Un campione così ottenuto è soggetto a distorsione (bias) che, essendo appunto dovuto al metodo di selezione, viene detto bias di selezione. Ovviamente un campione di questo tipo fornisce dati poco affidabili e pregiudica il processo di generalizzazione dei risultati ( inferenza).
ESEMPIO. La tua tesi di laurea ha come oggetto la stima della frequenza di parassitosi intestinali nel cane, che intendi valutare attraverso l'esame di campioni di feci. La popolazione oggetto della tua indagine è: tutti i cani della provincia di Parma. Procedi quindi a prelevare le feci di un campione di animali; per tua convenienza (vuoi risparmiare tempo e denaro!), scegli di effettuare la raccolta dei campioni da animali che si trovano soprattutto nel tragitto che va dal paese dove abiti a Parma, la città dove studi. Alla termine della raccolta, il tuo campione è geograficamente distribuito come indicato nella mappa qui sotto, in cui ogni puntino rosso rappresenta un prelievo. E' evidente che questo campione non è rappresentativo della popolazione-oggetto prevista nella tua tesi. Quindi, il tuo campione è distorto.
ESEMPIO. In un allevamento intensivo di 250 bovine da latte, devi indagare sulla prevalenza di mastite subclinica. La popolazione di interesse è: tutte le bovine dell'allevamento in lattazione in quel periodo. Operativamente non è possibile esaminare tutte le bovine, quindi decidi di sottoporre ad esami di laboratorio i campioni di latte prelevati dalle prime 20 bovine che si presenteranno in sala di mungitura. Questa strategia di campionamento è molto conveniente, in quanto non devi attendere l'arrivo di tutte le bovine. Bisogna però precisare che nell'accesso alla sala si instaura infatti un ordine di precedenza ben preciso, basato anche sull'età; quindi, le primipare (ossia le bovine di primo parto) non entreranno a far parte del campione. Il tuo campione risulterà distorto.
NELLA PROSSIMA UNITÀ:
si prende in considerazione il metodo di campionamento per «randomizzazione semplice» e se ne esaminano pregi e difetti.