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OBIETTIVO:
consolidare il concetto secondo cui «associazione non è sinonimo di causa»
Gli studi epidemiologici spesso sono rivolti a stabilire l'esistenza di un'associazione statistica tra due variabili in studio: la prima variabile di solito è costituita da un presunto determinante (oppure dalla esposizione a un certo fattore), mentre la seconda variabile è la comparsa della malattia.
L'accertamento dell'esistenza di una associazione fra le due suddette variabili è soltanto il primo passo sulla strada che conduce alla dimostrazione di una relazione causa-effetto fra le due variabili. Una volta dimostrato che l'associazione esiste, è necessario eseguire un secondo passo, rappresentato dalla interpretazione del significato dell'associazione.
Questo secondo passo consiste, in sostanza, in una revisione critica del lavoro svolto, al fine di verificare se sono stati evitati alcuni «tranelli» frequenti in studi di questo tipo. Infatti, esistono anche associazioni non legate all'esistenza di una rapporto causa-effetto: sono le associazioni spurie e le associazioni non causali.
Tipi di associazione:
- causale
- spuria
- non causale
Un'associazione spuria è quella dovuta alla presenza di errori sistematici. L'errore sistematico è un errore che prevedibilmente causa, durante le osservazioni di raccolta dei dati, lo stesso tipo di errore oppure un errore che va sempre nella stessa direzione. Esso è dovuto a vizi nella impostazione o nella esecuzione di uno studio.
Gli errori sistematici possono conseguire a svariati fattori (es. errato campionamento, imprecisione nella diagnosi ecc.) e, in definitiva, conducono a una stima errata (per difetto o per eccesso) della forza dell'associazione.
ESEMPIO 1. L'utilizzo di una bilancia mal tarata, (che, per esempio, indica il 10% in più del peso effettivo) per stimare il peso di un gruppo di suini provoca un errore sistematico.
ESEMPIO 2. Nello studio dell'immunità nei confronti del virus della rabbia in una popolazione di cani, l'esame di un campione di animali scelti fra quelli portati in un ambulatorio veterinario è probabilmente causa di un errore sistematico.
Una associazione non causale può essere la conseguenza di una confusione fra causa ed effetto. Questo argomento viene accennato in una Unità successiva.
Più frequentemente, una associazione non causale deriva dal fatto che la malattia e l'esposizione sono entrambe associate a un altro fattore x, il quale è il vero responsabile dell'associazione; in questo caso si dice che l'associazione è mediata dal fattore x. Una interazione di questo tipo prende il nome di «confondimento». Il confondimento viene trattato in una Unità successiva.
NELLA PROSSIMA UNITÀ:
si spiega più in dettaglio, anche attraverso un esempio mutuato dalla parassitologia, le associazioni causali e non-causali.